Friday, 18 June 2010

No al Bavaglio - Flash Mob - 13th June 2010



"Il Popolo Viola versione Britannica"

di Umberto Tramontano

La voce della protesta si alza sempre più alta e raggiunge gli italiani d’oltremanica in una piacevole Domenica di Giugno tra le genti di Londra. I ragazzi del Popolo Viola London armati di volanti, megafono e sciarpe hanno organizzato un’opera di sensibilizzazione che ha toccato i vari angoli della città. Camden town ( da sempre simbolo anti-convenzionale della capitale anglosassone) è stata il luogo di partenza dal quale, con energia e convinzione, una troupe di studenti, architetti, operai, ricercatori, ristoratori e professionisti vari hanno manifestato il loro dissenso nei confronti del ddl sulle intercettazioni appena approvato in Senato. I ragazzi del Popolo Viola London sono un gruppo compatto e propositivo, “difensori della costituzione” come loro stessi si definiscono, pronti a smuovere le coscienze dei cittadini europei e ad evidenziare come un deficit di libertà d’informazione e di giustizia per un Paese si traduca in minor libertà e giustizia per tutti. I volantini distribuiti si presentano come articoli estratti dai maggiori quotidiani mondiali (tra cui il New York Times, il Guardian e el Pais) e mettono in guardia l’Europa tutta sulla pericolosità del modello “berlusconiano” di informazione. Il Flash Mob dinamico è iniziato con il grido “we will fight for our rights”, con il quale i manifestanti in bavaglio viola hanno attirato l’attenzione dei passanti. Molte delle t-shirt indossate dal popolo viola raffiguramo proprio Silvio Berlusconi con accanto la scritta “questo uomo non mi rappresenta”. Informati, motivati ed organizzati i nostri connazionali all’estero hanno esercitato una forma di protesta pacifica circondando la fontana più famosa d’Europa situata in Piccadilly Circus. All’ombra di Anteros e sotto i flash dei turisti incuriositi, ci sono stati vari interventi in tutte le lingue: dall’Italiano al francese, dallo spagnolo al tedesco. Diego, professionista romano, ha definito questa legge “un regalo alla mafia”, mentre Tena, studentessa all’University College London, ha spiegato come sia necessario che l’Europa reagisca all’esportazione “legale” della mafia. Giovani modesti, con le idee chiare e l’Italia nel cuore i quali sono convinti che dall’estero si possa riuscire ad avere un punto di vista più chiaro della situazione italiana e che è un dovere sensibilizzare i cittadini europei a riguardo. A chi dei passanti italiani li accusa di antipatriottismo, rispondono: "e' vero esattamente il contrario. Stiamo mostrando che gli italiani a cui sta a cuore il loro paese sono più numerosi, più rumorosi e sicuramente più tenaci di quelli che preferiscono l'indifferenza alla protesta consegnando così il paese alla criminalità e alla mafia”. Il corteo, infine, si è concluso con un girotondo in tarda serata nella piazza di Coven Garden sulle note del noto canto patriottico “bella ciao”.

L'articolo è stato pubblicato anche sulla Gazzetta Popolare

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